L’Ufficio diocesano per l’arte sacra e i beni culturali, attuando il progetto C.E.I., con un decennale lavoro, ha portato a termine la Catalogazione informatizzata dei beni mobili ecclesiastici di ciascuna delle 374 Parrocchie e dei 3 Enti diocesani.
La catalogazione del patrimonio riguarda e comprende le opere di significato e valore artistico, come anche storico-documentario dalle più antiche alle recenti e contemporanee (espresse in pittura e affresco, in scultura, in metallo, in altri materiali plastici, in tessuto, ecc.) per un totale di oltre 45.000 schede.
L’Arcivescovo il 17 dicembre 2012, come previsto dagli accordi istituzionali con il Ministero per i Beni Ambientali, ha consegnato ufficialmente l’intera banca ai Soprintendenti per i beni storico-artistici ed etnoantropoligici del Friuli Venezia Giulia e del Veneto (per Sappada, all’epoca ancora civilmente appartenente alla Regione Veneto).
Per espletare il progetto l’Ufficio diocesano si è avvalso dei dati catalografici che, con apposita convenzione, sono stati messi a disposizione dal Centro Regionale di Catalogazione di Villa Manin, Passariano, il quale ha portato a termine secondo propri criteri la ricognizione anche dei beni artistici di proprietà ecclesiastica.
Le finalità della catalogazione relativamente al suddetto patrimonio sono molteplici e diversificate. Innanzitutto la catalogazione permette di conoscere l’entità numerica, quella documentaria e fotografica delle opere mobili; la banca dati così ottenuta – consegnata alle singole Parrocchie ed Enti, e che rimane depositata presso l’Ufficio diocesano – costituisce un’alta garanzia per il riconoscimento dei beni artistico-religiosi mobili ecclesiastici. I beni in tal modo sono maggiormente tutelati, come pure valorizzati. E’ data altresì possibilità di finalizzarne l’utilizzo secondo gli svariati aspetti della pastorale catechetica, oltre che dello studio artistico e culturale.
L’Ufficio diocesano curerà che le schede siano costante oggetto sia di revisione sia di implemento sia di accrescimento numerico.
L’Istituto ‘Pio Paschini’ per la storia della Chiesa in Friuli ha fatto eseguire, in collaborazione con la Direzione dell’Archivio Storico Diocesano, il censimento degli Archivi Parrocchiali. Sono stati censiti 363 archivi su 374.
L’Arcivescovo ha consegnato ufficialmente il 17 dicembre 2012 il CD-Rom al Soprintendente Archivistico Regionale e il 31 gennaio 2013 ai singoli Parroci.
E’ in corso di elaborazione il censimento degli edifici di culto (chiese e campanili) dell’Arcidiocesi, conforme al progetto dell’Ufficio Nazionale della CEI per i Beni Culturali.Presso l’Ufficio sono ritirabili i CD-Rom del censimento.