Prestito Temporaneo

Procedimento di richiesta di un prestito

tra il richiedente, il proprietario e l’ufficio per i beni culturali dell’Arcidiocesi

 

L’Ufficio Beni Culturali (BB.CC.) invierà alla Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia la domanda di autorizzazione al prestito se questa sarà compilatata «almeno quattro mesi prima dell’inizio della manifestazione» (art. 48, comma 2 del D.Lgs. 42/2004).

La Soprintendenza, infatti, non prede in considerazione richieste pervenute oltre i due mesi prima dell’inizio della manifestazione.

  1. Il Parroco, in quanto Legale Rappresentante della Parrocchia, dopo aver ricevuto dal Richiedente la domanda di prestito temporaneo di un bene mobile (domanda corredata dalla documentazione del tipo, della qualità Mostra e del Facility report), come prima cosa ne informa l’Ufficio Beni Culturali dell’Arcidiocesi.
    • Poiché il prestito di un’opera d’arte, come pure di un oggetto d’uso, va considerata sempre un’operazione a rischio, il Legale Rappresentante della proprietà consulta l’Ufficio BB.CC. valutare l’opportunità dell’assenso e lo stato di conservazione dell’opera.
    • La Proprietà e l’Ufficio BB.CC. valutano: l’affidabilità dell’Ente richiedente, la reale fattibilità del prestito, l’asportabilità dell’opera dal suo sito, e le modalità del trasferimento e trasporto.
    • Se l’opera (pala d’altare o scultura) è situata nella chiesa, è facoltà della Proprietà chiedere anticipatamente al Richiedente, quale clausola vincolante il prestito, che essa venga sostituita con una riproduzione fotografica della stessa a carico del Richiedente.
    • Accertato il buono stato materiale del bene e ottenuto il parere favorevole dei Consigli Pastorale e per gli Affari Economici, il Parroco indirizza all’Ufficio BB.CC. la risposta di assenso. Lettera di assenso (vedi fac-simile), da indirizzare all’Ufficio Diocesano per i Beni Culturali (via Treppo, 7 – 33100 Udine), o per e mail: beniculturali@diocesiudine.it.
  2. L’Ufficio BB.CC. concorda con la Proprietà le clausole del contratto di prestito, che indirizza al Richiedente perché sia sottoscritto. Le clausole sono le seguenti:
    • l’ammontare della copertura assicurativa da chiodo a chiodo,
    • il nome del Redattore della scheda del Catalogo da parte di un professionista indicato dalla Proprietà, oppure l’assenso alla scheda redatta per conto del Richiedente, dopo la visione della stessa,
    • il contenuto della didascalia da apporre all’opera nella Mostra, nel catalogo nel depliant di presentazione,
    • la qualità e le modalità dell’imballaggio,
    • la data del prelevamento dell’opera, da concordare in congruo anticipo con la Proprietà,
    • il nome del delegato della Proprietà o dell’Ufficio BB.CC. che accompagnerà l’opera, nell’andata e nel ritorno, sovrintenderà alle operazioni di disimballaggio/imballaggio della stessa nella sede espositiva e firmerà i relativi moduli di consegna e di ritiro,
    • la diaria del viaggio e del soggiorno che il Richiedente erogherà al delegato,
    • l’assenso alla riproduzione fotografica dell’opera unicamente per l’edizione del Catalogo della mostra e per la relativa pubblicità;
    • l’invio della quantità di copie omaggio del Catalogo al Proprietario e una copia all’Ufficio BB.CC.
  3. L’Ufficio BB.CC. istruisce la pratica di prestito, sulla base del protocollo della documentazione stabilito dal Ministero per i beni culturali, e lo inoltra alla Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia per ottenere l’autorizzazione.
  4. L’Ufficio BB.CC. la trasmette al Proprietario e al Richiedente l’autorizzazione della Soprintendenza.
  5. Al termine dell’esposizione, l’Ufficio BB.CC. seguirà le varie fasi della riconsegna del bene, assicurando che il Richiedente abbia tenuto fede a tutti gli accordi definiti preventivamente, dopodiché sarà controfirmata una dichiarazione di corretta conservazione, che l’Ufficio BB.CC. stesso provvederà a inoltrare per conoscenza alla Soprintendenza.
  6. Eventuali richieste di proroghe del prestito verranno valutate di volta in volta, a fronte del consenso da parte della Proprietà.

 

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