Intervento su bene immobile esistente

I passaggi per intervenire con restauri, manutenzione straordinaria, ripristino, risanamento o ristrutturazione di beni immobili.

Analisi dello stato di fatto

Quando un bene immobile presenta problemi che richiedono un intervento (di manutenzione straordinaria, restauro, risanamento, ripristino, ristrutturazione), è indispensabile effettuare delle valutazioni preventive all’affidamento dell’incarico ad un professionista:

considerare le condizioni del terreno su cui insiste la costruzione: Specialmente in zone di collina o montagna, le crepe o altri danni riscontrabili sono dovuti alle anomalie o ai movimenti del terreno: si valuti l’opportunità di effettuare sondaggi e indagini geologiche accurati;
determinare se le anomalie sono derivate da ordinario deterioramento oppure da situazioni straordinarie: Non è infrequente che fattori esterni o alterazioni ambientali provochino degrado o accelerino i processi di usura, si abbia cura di individuare le fonti e di verificare la possibilità di intervenire per eliminare o ridurre le interferenze prima di dar corso ai lavori;
valutare l’urgenza e le disponibilità finanziarie in relazione all’intervento: Si verifichi attentamente, anche in rapporto all’urgenza, di poter disporre di sufficienti risorse, per evitare interventi parziali o non congrui rispetto al valore dell’edificio.

Verifiche preliminari

  • Specie a fronte di interventi su canoniche, scuole materne, oratori ed edifici utilizzati per attività pastorali, si provveda per tempo (almeno 6 mesi prima della presentazione dei progetti) a richiedere la verifica di interesse culturale (VIC), che permette nella maggior parte dei casi di ridurre gli adempimenti burocratici.
  • Negli interventi in chiese o cappelle è necessario valutare preventivamente l’ampiezza dei lavori che si prospettano, per determinare l’eventuale coinvolgimento di più Soprintendenze: la presenza di affreschi o di portali e porte, modanature in pietra o gesso, altari e altre realtà che, non essendo facilmente spostabili, rimangono coinvolti negli interventi richiede che si contattino dei professionisti abilitati e che si presentino due domande separate (N.B.: in caso di lavori che coinvolgano siti archeologici, o di scavi che facciano presumere il rinvenimento di materiali di particolare significato storico-artistico è opportuno contattare preventivamente l’Ufficio Beni Culturali, per valutare congiuntamente l’iter più consono)

Si ricorda ancora che nessun intervento è ammesso senza la preventiva autorizzazione alla spesa (vedi sito Ufficio Amministrativo) e senza il nulla osta dell’Ordinario e della Soprintendenza (salvo dichiarazione di non interesse), anche quando non si richiedono finanziamenti pubblici e si provvede con fondi autonomi.

Predisposizione del progetto

La realizzazione dei progetti sia affidata a professionisti laureati abilitati.

(N.B.: prima di passare al progetto esecutivo, si provveda ad ottenere il consenso anche dei Consigli Parrocchiali, onde evitare cambiamenti successivi, o peggio costose varianti).

Potrebbe essere opportuno, in casi di particolare complessità, predisporre un progetto di massima, utile per ottenere delle indicazioni rivolgendosi all’UBC (si sconsiglia, peraltro, di contattare direttamente i funzionari della Soprintendenza, i quali, se necessario, saranno interpellati dall’Ufficio stesso).

I progetti da presentare per ottenere il Nulla Osta dell’Ordinario Diocesano e l’autorizzazione della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia devono possedere carattere di esecutività, secondo le indicazioni della Legge quadro sui Lavori pubblici.

Dovranno quindi essere completi di:

  • Relazione tecnica illustrativa comprendente:
  • i cenni storici sull’edificio (meglio se documentati);
  • la descrizione delle caratteristiche architettoniche e strutturali;
  • l’indicazione dettagliata dei danni, dissesti, usure ed ogni situazione anomala riscontrati;
  • la descrizione dell’intervento che si propone, con particolare riguardo alle tecniche e modalità esecutive adottate, nonché alla specifica ubicazione degli interventi che riguardino parti dell’edificio;
  • il quadro economico di spesa.
  • Computo metrico estimativo.
  • Tavole grafiche riportanti, in scala non inferiore a 1:50, lo stato di fatto ed il progetto, integrate dai particolari esecutivi piante, prospetti e sezioni nelle scale opportune, necessari ad individuare con certezza tutti gli aspetti di dettaglio dell’intervento progettuale proposto.
  • Documentazione fotografica esaustiva.
  • Estratto di mappa, o comunque i dati catastali (foglio e mappale).
  • Provvedimento dichiarativo dell’interesse culturale, ovvero autocertificazione sostitutiva, resa ai sensi del DPR 445/00.

N.B.: Qualora il progetto preveda l’adeguamento o il rifacimento dell’impianto di illuminazione o di quello per il riscaldamento, è necessario integrare la documentazione con uno specifico progetto, redatto dalla ditta o dal tecnico di competenza.

Il progetto, completo degli elaborati grafici, dovrà essere inviato in PDF e allegando 1 copia cartacea.

Nel caso si preveda di intervenire sul bene immobile per lotti, si abbia cura di sottoporre all’approvazione per il Nulla-Osta il progetto complessivo!

 

Richiesta del Nulla Osta

Il Parroco inoltra all’Ufficio Beni culturali ed Edilizia di culto la richiesta di valutazione e approvazione (Nulla-Osta) relativa all’intervento sul bene immobile, di cui è legale rappresentante, che sia classificato come bene culturale per l’art. 2 del D. Leg.vo 29 ottobre 1999, n°490.
La richiesta è composta da: domanda: da indirizzare all’Ufficio Beni culturali ed Edilizia di culto [vedi fac-simile (formato docx)];

documentazione ed elaborati grafici in PDF e 1 copia cartacea

Vedi alla voce: Progetto

N.B.: Si ricorda che le domande devono essere inoltrate all’UBC entro il primo martedì di ogni mese per l’esame della Commissione d’Arte Sacra.

L’UBC, dopo che la Commissione ha esaminato il progetto, e se la stessa non ha sollevato rilievi che lo impediscano, provvede a inoltrare alla competente Soprintendenza la pratica per l’ottenimento del Nulla Osta e nel contempo trasmette al Parroco il Nulla-Osta dell’Ordinario Diocesano (si tenga presente che, al fine del completamento dell’iter e della possibilità di iniziare i lavori, è necessario attendere la risposta della Soprintendenza e la riconsegna, da parte della stessa, di una copia del progetto con i timbri di approvazione).

 

Osservazione della Commissione

La Commissione per l’Arte Sacra, tramite l’Ufficio per i Beni Culturali può opporre osservazioni in merito a progetti valutati non a norma, sia a progetti con prescrizioni: Progetti non a norma: il progetto che la CAS valuti da rielaborare sarà riconsegnato al Progettista, con le indicazioni necessarie. Il nuovo progetto sarà valutato in un esame successivo;

Progetti con prescrizioni: nel caso in cui la CAS esprimesse delle osservazioni o richieste di modifiche, non sostanziali, in merito al progetto, l’UBC inoltrerà alla Soprintendenza il proprio Nulla-Osta a condizione, richiedendo che, in fase esecutiva, le prescrizioni siano ottemperate.

N.B.: Fine lavori: una attestazione di conformità deve essere presentata all’UBC.

Esecuzione dei lavori

Ottenuti i finanziamenti e le autorizzazioni, si affidino i lavori alla Ditta prescelta, si curi che la Direzione dei lavori proceda in perfetta sintonia con il Committente e che ogni imprevisto sia valutato immediatamente e congiuntamente (la Soprintendenza va preavvisata almeno 15 giorni prima dell’inizio effettivo dei lavori).

Eventuali varianti in corso d’opera (da motivare adeguatamente) soggette a specifico e preventivo Nulla-Osta, con gli stessi adempimenti del progetto originario.

Certificazione di fine lavori

Da richiedere alla Soprintendenza tramite l’Ufficio Beni Culturali della Diocesi, presentando:

a. domanda: da indirizzare all’Ufficio Beni culturali ed Edilizia di culto [vedi fac-simile];
b. documentazione fotografica: dell’insieme e delle parti dell’edificio che sono state soggette ad intervento;
c. relazione tecnica: sull’intervento, con dettaglio della completa ottemperanza delle eventuali osservazioni avanzate dalla Commissione Diocesana e dalla Soprintendenza;
d. certificato di regolare esecuzione dei lavori: redatto dal Direttore dei lavori e controfirmata dal Titolare della/e Ditta/e esecutrice/i e dal Parroco.

 

N.B.: la documentazione di cui ai punti b. c. d. va presentata in duplice copia; le foto siano a colori e sufficientemente dettagliate (meglio se allegate su chiavetta USB).