Analisi dello stato di fatto
Per modificare o integrare un bene immobile esistente, si curi di valutare con obiettività ogni aspetto del problema, prima dell’affidamento dell’incarico ad un professionista:Se l’intervento riguarda integrazioni edilizie e/o demolizioni:
- considerare la sussistenza e la prospettiva temporale della modifica sulla costruzione: ogni edificio storico ha una sua giustificazione ben collaudata dal tempo e dall’uso, pertanto l’adattamento a nuove esigenze, che normalmente ha un effetto altamente invasivo, deve essere conseguente a quelle necessità cui non sia possibile soddisfare altrimenti e che, parimenti, si possano prevedere di ampia durata;
- verificare le caratteristiche del bene immobile esistente: intervenire su un edificio costruito con materiali e tecniche non recenti significa dover affrontare problematiche aggiuntive, rispetto a normali costruzioni, con un aumento dei costi, l’alta probabilità dell’insorgere di imprevisti, la presenza di vincoli operativi, ecc.; potrebbe essere opportuno, pertanto, far eseguire indagini conoscitive, sia sulle caratteristiche strutturali dell’immobile sia per quanto riguarda il terreno su cui lo stesso bene insiste;
- valutare la compatibilità e le disponibilità finanziarie in relazione all’intervento: non sempre modifiche funzionali si armonizzano con il contesto; allo stesso tempo le integrazioni esterne devono tener conto dei limiti di proprietà; infine la carenza di risorse economiche può indurre a scelte incongrue rispetto all’edificio, che è necessario salvaguardare nelle sue caratteristiche funzionali e, non ultimo, nel suo carattere estetico.
Se l’intervento riguarda invece l’adeguamento degli spazi liturgici (compresi la sistemazione del fonte battesimale e l’installazione di vetrate istoriate) si veda alla sezione relativa.
Verifiche preliminari
- Se non si è già provveduto in merito, ci si attivi per tempo (almeno 6 mesi prima della presentazione dei progetti) a richiedere la Verifica di Interesse Culturale (VIC), adempimento necessario, a fronte degli accordi tra lo Stato e la Chiesa Cattolica.
- Nel caso di edifici (soprattutto chiese o cappelle) costruiti di recente, si contatti in via preliminare l’architetto progettista, se ancora vivente, per un suo assenso alle eventuali modifiche, tenendo conto che, se svolge ancora attività, spetta a lui l’esecuzione del nuovo progetto
- Soprattutto per interventi in chiese con elementi di particolare valore storico-artistico si consideri l’opportunità di bandire una gara o quantomeno un concorso di idee tra diversi artisti, rinnovando l’invito a contattare preventivamente l’Ufficio Beni Culturali, per valutare congiuntamente l’iter piùconsono.
Si ricorda ancora che nessun intervento è ammesso senza la preventiva autorizzazione alla spesa (vedi sito Ufficio Amministrativo) e senza il nulla osta dell’Ordinario e della Soprintendenza (salvo, per quest’ultima, che si tratti di un edificio costruito meno di 50 anni fa), anche quando non si richiedono finanziamenti pubblici e si provvede quindi con fondi autonomi.
Predisposizione del progetto
La realizzazione dei progetti sia affidata a professionisti laureati abilitati. (N.B.: per modifiche che incidono sul piano visivo ed estetico, si affidi l’incarico ad un architetto, viceversa, gli aspetti strutturali prevedano almeno la supervisione di un ingegnere). È opportuno, in progetti di particolare complessità, interloquire preventivamente con l’UBC. I progetti da presentare per l’ottenimento del Nulla-Osta dell’Ordinario Diocesano e della Soprintendenza ai Beni Architettonici devono possedere carattere di esecutività, secondo la Legge quadro sui Lavori Pubblici. (Nel caso di interventi parziali è necessario che gli elementi siano rapportati all’esistente, con dettaglio delle distanze e proporzioni!)
Dovranno quindi essere completi di:
- Relazione tecnica illustrativa comprendente:
- i cenni storici dell’edificio nel quale si intende compiere l’intervento (meglio se documentati),
- la descrizione delle caratteristiche architettoniche e strutturali dell’esistente;
- le motivazioni che determinano il particolare intervento, sulla base dell’anamnesi dello stato di fatto e delle cause che originano il progetto (vedi indicazioni normative in allegato);
- La descrizione dell’integrazione/ampliamento che si propone, con esposizione analitica di tecniche e modalità esecutive, il dettaglio delle eventuali demolizioni, nonché le modifiche alla fruizione dei vani dell’edificio;
- il quadro economico di spesa.
- Computo metrico estimativo
- Tavole grafiche e/o disegni, in scala non inferiore a 1:50, con l’opportuna contestualizzazione e il confronto tra il progetto e lo stato di fatto.
- Documentazione fotografica esaustiva. (Qualora il progetto preveda modifiche sostanziali dello stato di fatto del bene immobile, è necessario elaborare ed allegare un rendering tridimensionale.)
- Estratto di mappa, o comunque i dati catastali (foglio e mappale) dell’edificio di culto interessato all’intervento.
- Provvedimento dichiarativo dell’interesse culturale, ovvero autocertificazione sostitutiva, resa ai sensi del DPR 445/00.
N.B.:
- L’altare, l’ambone e la sede siano progettati o adeguati secondo un progetto unitario, anche se la realizzazione di ciascun elemento avverrà per fasi/lotti successivi.
- Vetrate: si provveda a presentare un campione del vetro.
Richiesta del Nulla Osta
- Il Parroco inoltra all’Ufficio Beni culturali ed Edilizia di culto la richiesta di valutazione e approvazione (Nulla-Osta) relativa all’intervento sul bene immobile, di cui è legale rappresentante, che sia classificato come bene culturale per l’art. 2 del D. Leg.vo 29 ottobre 1999, n°490.
La richiesta è composta da:- domanda: da indirizzare all’Ufficio Beni culturali ed Edilizia di culto [vedi fac-simile];
- documentazione ed elaborati grafici in 1 copia cartacea e in formato PDF.
Vedi alla voce: Progetto N.B.:Si ricorda che le domande devono essere inoltrate all’UBC entro il martedì della settimana precedente alla data di riunione della Commissione per l’Arte Sacra.
- L’UBC, dopo che la Commissione ha esaminato il progetto, e se la stessa non ha sollevato rilievi che lo impediscano, provvede a inoltrare alla competente Soprintendenza la pratica per l’ottenimento del Nulla Osta e nel contempo trasmette al Parroco il Nulla-Osta dell’Ordinario Diocesano (al fine del completamento dell’iter e della possibilità di iniziare i lavori, è necessario attendere la risposta della Soprintendenza e la riconsegna, da parte della stessa, di una copia del progetto con i timbri di approvazione).
Osservazioni della Commissione
La Commissione per l’Arte Sacra, tramite l’Ufficio per i Beni Culturali può opporre osservazioni in merito a progetti valutati non a norma, sia a progetti con prescrizioni:
- Progetti non a norma: il progetto che la CAS valuti da rielaborare sarà riconsegnato al Progettista, con le indicazioni necessarie. Il nuovo progetto sarà valutato in un esame successivo;
- Progetti con prescrizioni: nel caso in cui la CAS esprimesse delle osservazioni o richieste di modifiche, non sostanziali, in merito al progetto, l’UBC inoltrerà alla Soprintendenza il proprio Nulla-Osta a condizione, richiedendo che, in fase esecutiva, le prescrizioni siano ottemperate.
N.B.: Fine lavori: una attestazione di conformità deve essere presentata all’UBC.
Esecuzione dei lavori
- Ottenuti i finanziamenti e le autorizzazioni, si affidino i lavori alla Ditta prescelta, si curi che la Direzione dei lavori proceda in perfetta sintonia con il Committente e che ogni imprevisto sia valutato immediatamente e congiuntamente (la Soprintendenza va preavvisata almeno 15 giorni prima dell’inizio effettivo dei lavori).
- Eventuali varianti in corso d’opera (da motivare adeguatamente) soggette a specifico e preventivo Nulla-Osta, con gli stessi adempimenti del progetto originario.
Certificazione di fine lavori
Da richiedere alla Soprintendenza tramite l’Ufficio Beni Culturali della Diocesi, presentando:
- domanda: da indirizzare all’Ufficio Beni culturali ed Edilizia di culto [vedi fac-simile];
- documentazione fotografica: dell’insieme e delle parti dell’edificio che sono state soggette ad intervento;
- relazione tecnica: sull’intervento, con dettaglio della completa ottemperanza delle eventuali osservazioni avanzate dalla Commissione Diocesana e dalla Soprintendenza;
- certificato di regolare esecuzione dei lavori: redatto dal Direttore dei lavori e controfirmata dal Titolare della/e Ditta/e esecutrice/i e dal Parroco.
N.B.: la documentazione in digitale va allegata in DVD, con formato PDF.