Per un proficuo risultato nella procedura di istruzione del progetto,
si chiede che il Parroco e il Professionista concordino le linee guida
preventivamente con l’Ufficio Beni Culturali.
Beni di proprietà ecclesiastica
Edilizia di culto, adeguamento liturgico, gestione e restauro di beni mobili/immobili
Prima di intraprendere qualsiasi iniziativa relativa a edifici e beni di un Ente ecclesiastico, il Legale rappresentante, valuti quale iter appropriato seguire, per la definizione dei progetti, la richiesta di finanziamenti e le necessarie autorizzazioni.
Il Nulla Osta dell’Ordinario Diocesano e, se previsto, quello della Soprintendenza sono da richiedere ed ottenere prima di iniziare qualsiasi intervento.
Ottenimento del Nulla Osta: prassi normativa
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Il Legale rappresentante (Parroco o Amministratore) inoltra all’Ufficio Beni Culturali la richiesta di valutazione e approvazione relativa a qualsiasi intervento su oggetti mobili e beni immobili, di cui è legale rappresentante, e che siano classificati come beni di interesse culturale per l’art. 2 del D. Leg.vo 29 ottobre 1999, n. 490 (per la domanda da indirizzare all’UBC e la documentazione / elaborati grafici si vedano le specifiche ed i fac-simile riportati nelle sezioni diverse).
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La Commissione Arte Sacra esamina il progetto, valuta la congruità, in relazione ai criteri liturgici e artistici espressi dalle norme e dalle indicazioni CEI, nonché per gli aspetti tecnico-esecutivi.
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L’UBC inoltrerà, quando previsto, alla Soprintendenza competente il progetto, corredato dal proprio Nulla Osta. La Soprintendenza, dopo averlo esaminato a sua volta, invierà la risposta sia all’UBC che al Parroco.